
Premessa
La varietà dei significati di una parola è molto più ampia di quanto si pensi, ma viene spesso ignorata dalla maggior parte delle persone. Questo processo linguistico-culturale ha il potere di rendere un termine più incline ad assumere una delle sue accezioni rispetto ad altre, le quali vengono puntualmente perse di vista. Il risultato non è altro che le parole in questione si trasformano in proiezioni superficiali di se stesse.
Tra i vari vocaboli che si possono annoverare in questa categoria, “relazione”, per esempio, è la rappresentazione viva e lessicologica di questo (de)potenziamento espressivo.
Oggi, viene utilizzata quasi sempre per riferirsi a un rapporto sentimentale tra due persone, ma, in realtà, è una vera e propria “parola-calderone”: si tratta di un lemma al quale sono attribuiti innumerevoli significati, che non solo portano con sé princìpi di vario tipo, ma che fanno altresì riferimento a immaginari e ambiti del tutto estranei tra loro.
In questo modo, una persona può sfruttare il termine “relazione” in innumerevoli circostanze, senza accorgersi di quanto sia eclettico e multiforme. Nella fattispecie, si può passare dal comune contesto sociologico ad altri, come la scienza (in senso lato) o la politica. Rispettivamente, nella scienza si hanno vari esempi, come banalmente la molecola che esiste per legami di vario tipo tra atomi, mentre in politica si nota la presenza delle cosiddette “relazioni internazionali”, altro grande e diffuso utilizzo della parola in questione.
Si potrebbe anche riflettere sul valore qualitativo del termine. Tendenzialmente, per ragioni diverse, si è inclinɘ a pensare che la presenza di “relazione” indichi automaticamente l’esistenza di un rapporto positivo e favorevole tra le parti prese in causa. A dirla tutta, le relazioni aprono anche agli scontri e ai malintesi, portando con sé anche una valenza potenzialmente degenerativa tra i suoi possibili esiti. O, tuttalpiù, all’indipendenza tra le parti, quindi alla neutralità.
Queste considerazioni mostrano come “relazione” sia un termine a suo modo ancora aperto e sempre in grado di accogliere nuove definizioni, legate agli incontri tra entità che non erano mai state legate tra loro e/o alla potenziale introduzione di esiti inediti, magari tra gruppi o individui che non si pensava potessero venire a contatto. Costituisce, dunque, una sfida per il futuro della lingua italiana e dei nuovi significati che entreranno in gioco.
Indice
- Premessa della Redazione, p. 1
- L’amore asettico delle AI di M. Monti, p. 2
- Uomini contro donne: la polarizzazione politica e le relazioni di C. Viscione, p. 3
- Potto, Vita e Virginia di A. Borghi, p. 4
- È nella mia testa di E. Pagliarini, p. 5