Tra imbarazzo e comicitá
Manca poco al ritorno nelle sale del nuovissimo film di animazione italiano PAPmusic, scritto, diretto e co-prodotto da Roberta Galli, in arte LeiKiè. Una commedia musicale del tutto inaspettata, sia per il tipo di contenuto che ha offerto che per il responso controverso che ha suscitato. Ma prima di addentrarci in queste fitte problematiche, ripercorriamo i passi che hanno portato questa pellicola ad essere considerata uno dei più grandi flop italiani in assoluto.
Ancora prima dalla sua uscita a settembre, ha portato con sé una scia di confusione attraverso un fallimentare tentativo di pubblicizzazione. Quasi nessuno ha saputo dell’esistenza di questa produzione, se non a pochissimo tempo prima dell’uscita nelle sale, grazie allo spam di video introduttivi sui personaggi, del tutto decontestualizzati e privi di logica.
PAPmusic vuole presentarsi come una commedia irriverente, ironica, all’avanguardia; proprio in virtù di questo ragionamento, la sezione comunicazione del film ha pensato fosse una buona idea introdurci i protagonisti. Ci vengono rivelati Lui e Lei, coloro attorno cui ruota la trama, sulla quale è pressoché inutile soffermarsi perché altrettanto randomica e inconsistente.
Loro, come molti altri personaggi della pellicola, hanno personalità estremamente stereotipate e al limite dell’offensivo, così come i luoghi rappresentati nel film. Infatti, sebbene la storia si svolga prevalentemente all’interno di una Milano futuristica e molto moderna, alcune scene prendono vita in altre zone dell’Italia, come per esempio Roma, dove uno dei personaggi possiede un emporio chiamato ‘Showroom abusivo di Nando er provolone’. Questi sono solo alcuni esempi di estremizzazione che la produzione ha pensato potessero sfociare nel divertente; in realtà la conseguenza concreta è stata una scadente comicità, l’effetto che si sperava di raggiungere era di compiacere quello che hanno immaginato essere il pubblico medio.
Infatti, nel momento in cui la commedia cade nello scontato e nel volgare, perde l’elemento di interesse che può intrattenere lo spettatore. Anzi, per approfondire ulteriormente questa riflessione, occorre distinguere due concetti che in questo film vengono malamente sovrapposti: la differenza tra commedia e comicità.
PAPmusic non è affatto una commedia, l’unica ‘tragicità’ con cui lo spettatore può relazionarsi è la difficoltosa storia d’amore tra i protagonisti, che viene comunque indagata superficialmente, così come gli altri intrighi romantico-relazionali. Al contrario, il lato ‘comico’ risulta anche fin troppo strabordante con personaggi come il Cliente Sado, che già nel suo trailer di presentazione ci regala una performance peculiare. Insieme a lui abbiamo anche la caricatura, a dir poco offensiva, di una modella che, seppur non esplicitamente, viene ricollegata agli stereotipi di donna transgender e quindi resa di conseguenza.
Comunque si sa che lo spettatore non è stupido, e quando un’opera viene malamente realizzata, eccone il risultato. L’incasso nei botteghini in data 3 ottobre 2024 è stato di 7mila euro, a discapito dei 4 milioni di euro investiti per la produzione. Come se non bastasse, è stato stimato un budget di altri 5,5 milioni di euro per un sequel.
Sembra naturale porsi due domande: perché produrne un sequel non richiesto, e perché farlo pur essendo consapevoli dell’enorme perdita di denaro?
È Il 2010 quando LeiKiè inizia a pensare e abbozzare l’idea di PAPmusic e, lentamente, inizia ad assumere collaboratori per sviluppare concretamente il progetto. Attraverso testimonianze anonime di collaboratori ed ex collaboratori emerge che, originariamente, doveva trattarsi di una serie animata, la quale tuttavia non ha mai voluto essere acquistata da emittenti italiane, tanto meno da quelle estere. Sfortunatamente, la creazione degli episodi era già in corso, perciò LeiKiè ha deciso di trasformare la serie in un film e proseguire nella sua realizzazione, motivo per cui, ad oggi, sappiamo che PAPmusic 2 è ufficializzato ed in produzione.
C’è sempre la speranza che vengano prese in considerazione le critiche costruttive e che il sequel possa riscattarsi rispetto al primo film, soprattutto considerando l’aumento di budget. Ma, intanto, PAPmusic torna al cinema il 10 novembre, per cui andate a vederlo se volete farvi due risate: chiaramente non per i motivi che LeiKiè si aspetterebbe.
Erika Pagliarini
Mi chiamo Erika, nata nel 2001 praticamente con la penna in mano. Attualmente studio
Filosofia a Pavia ma posso considerarmi da sempre appassionata di arte e scrittura, motivo
per il quale ho deciso di percorrere una strada affine ai miei interessi aggiungendoci un
tocco di trash e riflessioni personali. Spaziando tra cinefilia, disegno e lettura adoro sfruttare
i miei interessi e ricavarci storie personali che possano colpire gli altri e dare espressione ai
miei pensieri.