È nato il 30 novembre il piccolo Enea, il primo figlio di Ultimo e della fidanzata Jacqueline Luna di Giacomo. La nascita del bambino è stata preceduta dall’uscita della canzone La parte migliore di me dedicata al nascituro. Il nucleo centrale del brano, come ha dichiarato lo stesso Ultimo, è Pregherò perché tu possa sempre sentirti. Questa, secondo le parole stesse del cantante, è la dedica più bella che un padre possa fare a un figlio, l’augurio di rimanere in contatto con le parti più profonde e più vere del proprio sé. È dunque un bel periodo per Niccolò, che ha già mandato sold out le tre date dell’Olimpico del 2025 e sta organizzando un evento speciale a Roma, di cui non ha ancora anticipato nulla. L’affetto del pubblico è sempre più forte, e lo dimostrano non solo i biglietti venduti per il 2025, ma anche tutti i traguardi raggiunti in questi anni di carriera.
33 stadi, 6 Olimpici sold out in due anni, 6 album in top 100 nella classifica FIMI, 100.000 biglietti venduti nella prima mezz’ora per il tour del 2025. Questi sono numeri incredibili, ma che non riescono a rendere giustizia a quello che Ultimo rappresenta per i suoi fan. Dietro queste cifre si nasconde l’energia e la connessione che si instaurano tra il cantante e il suo pubblico durante un suo concerto. Lo hanno soprannominato il “principe degli stadi”; c’è chi lo considera l’erede di Vasco, perché, come il cantante di Zocca, Ultimo riesce ad unire e coinvolgere i tipi di pubblico più disparati: ragazzi, adulti, uomini e donne, che cantano a squarciagola le sue canzoni, consapevoli di far parte tuttə della stessa grande “emozione”. Durante la prima data allo Stadio Olimpico di Roma (22 giugno 2024), Ultimo ha annunciato che, a differenza di quanto precedentemente dichiarato sui social, suonerà anche nel 2025. Nel presentare le nuove date, Niccolò ha urlato: “Finché ci sarete voi, io da qui non mi muovo”. Se non si è mosso lui, non lo ha fatto neanche il suo pubblico, che nella prima mezz’ora dalla messa in vendita dei biglietti ha quasi mandato sold out gli stadi Olimpico e San Siro. Ma le sorprese per i fan non sono finite: infatti, nella terza data allo stadio Olimpico (24 giugno 2024), insieme alla fidanzata Jacqueline Luna di Giacomo, Ultimo ha annunciato che sarebbe diventato padre. Durante il suo discorso ha voluto sottolineare che è stato proprio il suo pubblico ad avergli insegnato il significato della parola “amore”.
Ultimo e il suo pubblico creano una magia unica, un rapporto che si rinnova ogni volta, una promessa che si avvera ogni concerto. Essere fan di Ultimo, andare a un suo concerto, significa fare parte di qualcosa, trovarsi nello stesso posto insieme ad altre 70.000 persone, che non si conoscono e con le quali non si ha nulla in comune, ma riuscire comunque a dare vita ad una sola anima che si esprime attraverso le parole del cantante. In un post su Instagram, Billboard Italia ha coniato il termine “Generazione Ultimo”, perché “Quello di Ultimo non è un semplice pubblico di spettatori. È l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione”. Infatti, Ultimo parla a tuttə in modo semplice, raccontando nei suoi testi le emozioni e i sentimenti che appartengono all’umanità. Lo fa da sempre e ha continuato a farlo anche nel suo ultimo album, ALTROVE, uscito il 17 maggio 2024.
Da un punto di vista musicale, c’è un forte cambiamento a livello di ritmica e melodia: le canzoni sono più allegre. Lo stesso cantante ha più volte ribadito che in questo album ha voluto sperimentare qualcosa di diverso, provare a trasmettere le stesse emozioni, ma con uno stile sonoro differente. Dal punto di vista dei testi, invece, la profondità rimane la stessa, così come le tematiche trattate. Ultimo vuole provare a raccontare argomenti complessi e profondi con una musica più leggera. Questa svolta era già iniziata nel 2021 con Vieni nel mio cuore (Alba), una canzone “da stadio” nata per essere cantata al Circo Massimo durante il tour del 2022. In ALTROVE, Ultimo si racconta attraverso 8 nuovi bravi, dimostrando ancora una volta che si può parlare di amore, solitudine ed esistenza in un modo sempre nuovo.
Ad anticipare l’album è stato il singolo Occhi lucidi. Il brano parla di un amore non vissuto a pieno, quasi esclusivo del mondo dei sogni e della mente del cantante. È un amore inesistente che crea però mancanza, solitudine e desiderio. In questo brano, così come in molti altri dell’autore, la fine di una storia non si tramuta mai in un desiderio di vendetta o in un sentimento di odio verso l’altro: al contrario, rimane affetto e dolcezza, al punto di voler uscire dal proprio corpo per proteggere la persona amata. Occhi lucidi non è solo una canzone d’amore, come Alba, perché parla anche di esistenza, fragilità, speranze infrante.
È una frase che mostra come siamo tuttə uguali e fragili allo stesso modo, senza parole di fronte al dolore. Il brano è stato promosso a Napoli nei Quartieri Spagnoli, al cui videoclip ha preso parte l’attrice napoletana Maria Esposito, nota soprattutto per aver interpretato Rosa Ricci nella serie televisiva Mare Fuori. Con questa canzone, insieme a L’ultima poesia, cantata insieme a Geolier, Ultimo ha voluto omaggiare Napoli, che gli ha sempre dato grande affetto e calore.
Altrove è il singolo che dà il nome all’album ed è stato scritto per la fidanzata Jacqueline, che partecipa anche al videoclip. Altrove è un’altra canzone d’amore che non si limita a parlare solo di questo: nel testo, il cantante dice “parlami, portami altrove”2. La richiesta è quella di un’esistenza che va oltre il mondo reale. L’amore è un sentimento in grado di portarci in una dimensione altra e di regalarci sempre emozioni nuove. Non esiste una meta, non c’è un luogo preciso a cui arrivare, “basta che sia altrove”3. È l’amore che ci spinge a chiedere “di più da questa vita”. Quello raccontato in ALTROVE (album) è un sentimento che dura per sempre, che non soccombe alla noia e alla monotonia. È una storia intensa che “non avrà mai un lunedì”. Il tema ritorna nella seconda traccia, Lunedì. Si tratta del racconto di una storia come tante altre: “Non ricordavo che ridere fosse semplice dentro ad un bar / Perché non servono chiese o palazzi / L’amore è semplicità”4. Nella canzone, l’altra persona diventa scelta e ricordo, la rappresentazione di quanto poco basti per essere felici se si è con chi si ama. L’altrove in cui ci trasporta il sentimento amoroso si configura come un’isola verde, un luogo idilliaco che resta in una domenica eterna, senza affrontare le ansie del lunedì.
Il racconto delle piccole cose, dei piccoli dettagli e dei piccoli gesti quotidiani che caratterizzano la scrittura di Ultimo, ritornano in Amore di strada: “Era un pomeriggio freddo, tu dormivi sul divano / Ia chitarra sopra il letto, ed in silenzio respiravo”5. L’amore, e la vita, sono costituiti dalle piccole cose che rendono grande l’esistenza, ma allo stesso tempo qui rimangono una richiesta esplicita, una volontà intrinseca all’essere umano a volere di più. Entrambe queste dimensioni – amore e semplicità – sono presenti nella canzone, che si configura come una relazione ormai finita, che non riesce a concludersi veramente, ma continua ad esistere e resistere nei ricordi di chi ama.
Quando una storia finisce, rimane solo Neve al sole, e chi ha amato continua a vedere tracce di un sentimento ormai finito nelle strade, nelle case, in tutti quei luoghi dove è stato con l’altra persona, ovunque. Alla fine di un amore, quando ormai non ci si riconosce più e si diventa estraneə, non rimane nulla, se non i rimpianti e la speranza di ricominciare, perché incapaci di dimenticare la persona amata. Niente e nessunə è in grado di eguagliare quella sensazione, neanche con una nuova persona si potrebbero affrontare gli stessi discorsi. Si continua a cercare qualcuno che si è ormai perso, senza mai trovarlo: “E ti cerco dentro le strade / In quel posto che mi rimane / Tra le cose vicine e lontane ed è difficile”6. Non è la prima volta che Ultimo affronta questo tema: anche in Le stesse cose che facevo con te, il cantante racconta come sia impossibile dimenticare un grande amore, pur avendo accanto un’altra persona.
Quei due innamorati racconta l’amore come bisogno, l’altro come una necessità, l’assenza come una ricerca necessaria. In bilico tra ricordi, rimpianti e bisogni, l’amore si configura come la morte di una parte di sé per poter vivere come desidera l’altro. Per poter sorridere è necessario vedere cosa c’è sul fondo “E per sorridere un po’ / Devo prima aver visto sul fondo che c’è”.
In Quando saremo vecchi viene immaginato un amore in grado di resistere allo scorrere del tempo e al logorio dei giorni. Il cantante s’immagina ormai anziano accanto alla sua amata, quando avranno percorso talmente tanta strada da essere più interessati ad osservare i loro traguardi, piuttosto che guardare avanti, con la consapevolezza che ripartiranno sempre insieme. La speranza è quella di crescere insieme, senza mai cambiare, e di ritrovarsi sempre uguali l’uno nell’altro. E in questo viaggio che è l’amore, “mi fermerò ridendo / Guardando quei ragazzi sul mio stesso muretto / Non mi avvicinerò, io so i loro discorsi / Parlare del futuro senza dar peso mai ai giorni”7. L’amore è un percorso che usa un linguaggio universale: possono cambiare le persone, i tempi e i luoghi, ma i “discorsi” restano eterni.
In chiusura dell’album, in collaborazione con Mezzosangue, Niccolò torna a parlare del sentirsi ultimi, sconfitti. Ritorna all’origine, da dove era partito, al suo nome. In un mondo in cui ci si sente persi, in cui anche una goccia può diventare un diluvio universale, è solo la musica a poterci salvare, comprendere e aiutare. In Diluvio universale, Ultimo ci vuole dire che per quanto in alto si arrivi, si continua a fallire e a sentirsi ultimi e fragili. I dubbi e le domande continuano ad esistere. “Chi crede sia una giostra, forse c’ha preso in pieno / Se pensi che l’infinito tra i numeri è nello zero”8.
Note
- Ultimo, Occhi lucidi, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ultimo, Altrove, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ivi.
- Ultimo, Lunedì, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ultimo, Amore di strada, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ultimo, Neve al sole, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ultimo, Quando saremo vecchi, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
- Ultimo, Diluvio universale, in ALTROVE. Ultimo Records (2024).
Marta Tucci
Nata nel lontanissimo 2000 a Roma e laureata in Scienze della Comunicazione dopo diversi esaurimenti nervosi, la mia attività principale è quella di essere una fan di Ultimo e di difenderlo da eventuali critiche mosse anche e soprattutto dagli altri membri della redazione. Appassionata di musica, soprattutto quella italiana, sogno di lavorare in una casa discografica e di diventare, prima o poi, direttore artistico del Festival di Sanremo. I miei guru sono Mara Maionchi e il mitico Malgy.