Sopra il suolo, la Finlandia appare come custode di foreste sterminate, laghi cristallini, città ordinate e silenziose. Tuttavia, sotto il suolo della capitale Helsinki, si nasconde una realtà diversa, invisibile agli occhi dellə turistə, che sembra sottrarre spazio al grembo della Terra. Una rete di tunnel sotterranei lunga 300 chilometri collega palestre, centri commerciali, parcheggi, sale giochi e migliaia di altre strutture che i Paesi più vicini all’equatore sono soliti avere in superficie.
La costruzione di questi tunnel avvenne a partire dagli anni Sessanta per ragioni climatiche. Infatti, il grande freddo cui sono sottoposti gli inverni finlandesi rende gli spazi pubblici significativamente più vivibili sotto il suolo piuttosto che in superficie. La Finlandia ha inverni lunghi e rigidi, con temperature che possono scendere ben oltre lo zero. Invece, sotto terra la temperatura rimane stabile tutto l’anno, riducendo i costi di riscaldamento. Costruire spazi sotterranei ha permesso di creare percorsi protetti e riscaldati per spostarsi in città evitando il gelo.
Per accedere alla rete di tunnel a Helsinki, è sufficiente scendere in profondità utilizzando delle classiche scale mobili, proprio come si farebbe per raggiungere la metropolitana. Muoversi in questi percorsi sotterranei non risulta di immediata comprensione e non sempre i punti di accesso sono facilmente individuabili. Per questo motivo, la protezione civile della città ha pubblicato online una mappa interattiva nella quale viene mostrato anche un piano regolatore dedicato al sotterraneo che mostra come è stato pianificato il territorio e regola l’attività edificatoria, indicando anche le uscite di emergenza, in modo che tutti i cittadini ne abbiano accesso in caso di emergenza.
Una delle strutture più riuscite, nonché una nota attrazione turistica, è la piscina di Itäkeskus. Costruita (o meglio, scavata) interamente all’interno di una roccia, può ospitare fino a mille visitatorə contemporaneamente ed è facilmente convertibile in bunker. Infatti, per legge, dagli anni Cinquanta ogni palazzo residenziale della Finlandia deve essere dotato di un rifugio in caso di attacco nemico e, dato il confine lungo 1.340 chilometri che il Paese condivide con la Russia, ultimamente la questione della rete di tunnel convertibile in bunker sta diventando sempre più attuale.

Un altro edificio scavato nella roccia granitica è la chiesa di Temppeliaukio, conosciuta anche come la Chiesa nella Roccia, il cui unico elemento in superficie è la parte più alta della cupola. L’interno è grezzo e affascinante: le pareti non sono state rifinite, proprio come quelle della piscina di Itäkeskus, e in questo modo viene esaltata la bellezza della roccia, oltre all’acustica eccezionale da essa generata. È forse anche questo il motivo per cui non sono presenti decorazioni sfarzose, affreschi o statue: l’elemento dominante è la pietra, in perfetta armonia con l’essenzialità della cultura finlandese.
Consapevole della sua posizione geografica e della minaccia russa, la Finlandia ha da sempre incluso nei suoi piani urbanistici la possibilità di convertire rapidamente questi spazi in rifugi in caso di emergenza. Alcuni tunnel, infatti, sono costruiti con pareti rinforzate e sistemi di ventilazione avanzati, pronti a essere sigillati qualora necessario. Inoltre, l’invasione russa dell’Ucraina ha aumentato i timori finlandesi di una guerra imminente: nel 2022, il ministero dell’Interno ha commissionato un censimento che è arrivato a contare 50.500 rifugi in tutto il Paese, di cui cinquemila soltanto nella capitale.
In caso di attacco nemico, il piano di emergenza prevede che, al segnale di alcune sirene d’allarme, la protezione civile allestisca in poche ore i rifugi, aprendo gli accessi che nella vita di tutti i giorni sono chiusi al pubblico e indicando alla popolazione il bunker più veloce da raggiungere.
Come in altri Paesi nordici, anche in Finlandia sono stati messi a disposizione dei cittadini e delle cittadine dei libretti consultabili online con le informazioni necessarie per prepararsi a un eventuale conflitto. Al suo interno si trova una lista di cibi a lunga conservazione di cui fare scorta, come fagioli in scatola, barrette energetiche, pasta, ma anche medicinali e, in particolare, tavolette di iodio da utilizzare in caso di attacco nucleare. Le compresse di ioduro di potassio, infatti, proteggono la tiroide dall’assorbimento di iodio radioattivo e riducono significativamente il rischio di danni a lungo termine.
Insomma, la Finlandia si prepara al peggio. Nonostante ciò, il governo continua a ribadire che tutte queste misure preventive sono spinte da pragmatismo, non da allarmismo. Oggi, con l’ombra della guerra che incombe sull’Europa, il Paese sta rafforzando le sue difese con lo stesso spirito di sempre: prepararsi a ogni evenienza senza sacrificare la normalità della vita quotidiana.
La vasta rete di tunnel sotterranei di Helsinki, inizialmente pensata per ottimizzare lo spazio urbano, è stata progettata con un occhio di riguardo per la sicurezza. Ora, queste infrastrutture possono essere rapidamente convertite in rifugi, senza stravolgere la vita in superficie. Questa mentalità si riflette anche nell’organizzazione della popolazione, nella gestione delle scorte di emergenza e nelle linee guida per la sopravvivenza in caso di conflitto. Nessuna retorica da fine del mondo, nessuna corsa ai supermercati per accaparrarsi beni di prima necessità: solo una preparazione metodica, basata su dati e pianificazione.
Il messaggio della Finlandia è chiaro: sperare nella pace, ma essere pronti alla guerra. Non per paura, ma per responsabilità.

Alice Borghi
Sono nata nel 2002, ma misuro gli anni in quanti film riesco a guardare tra un Capodanno e l’altro. Mi piace scrivere e parlare, anche in inglese. Il mio magnum opus? Il mio diario. Quando non studio Scienze Umanistiche per la Comunicazione all’Università di Milano, sto probabilmente prendendo sul ridere qualcosa di serio, cercando di capire perché Alice Rohrwacher venga proiettata più all’estero che in Italia o imitando Francesca Fagnani per i miei amici.