WeAfricansUnited, i legami contro l’odio
Contro-narrazioni sui social per combattere l’hate speech e il pregiudizio
Il pregiudizio etnico o odio etnico, per definizione da parte di un gruppo dominante verso un gruppo minoritario, è una piaga sociale strisciante nelle nostre società. Con lo scorrere delle epoche, l’odio etnico si è amplificato e ramificato, assumendo una serie sterminata di forme: a partire dal tribalismo, che ha portato le popolazioni all’odio “del proprio vicino”, passando attraverso le difficili convivenze causate dal colonialismo e dai suoi confini disegnati a tavolino dalle potenze occidentali, si è arrivati all’era dei mass media e infine dei social, in cui l’odio etnico è catalizzato dalla propaganda atta alla creazione d’odio, attraverso l’hate speech.
L’hate speech, o discorso d’odio, è una forma di comunicazione che promuove la discriminazione di un gruppo in base all’etnia o altre caratteristiche, che danneggia individui e gruppi e contribuisce a creare un clima di discriminazione nell’intera società. I metodi per combattere l’hate speech e le sue pesanti conseguenze sulla società sono la sensibilizzazione e l’azione civica, per promuovere dialogo e tolleranza: farlo attraverso i social, per portare alla luce una contro-narrazione che si opponga alle dinamiche d’odio e agli stereotipi che le accompagnano, è una soluzione per mostrare tutto ciò che di positivo c’è nella società al maggior numero possibile di persone.
Un esempio positivo di questa contro-narrazione sui social, riguardante nello specifico la diaspora africana e le sue conseguenze sui giovani afrodiscendenti discriminati, è il progetto WeAfricansUnited: realtà social nata nel 2020 dalla mente di Sarah Kamsu, giornalista nata a Milano di origini camerunensi, WeAfricansUnited punta a far conoscere ai giovani di origine africana le loro origini e la loro storia, attraverso un’attività giornalistica e di promozione che abbraccia cultura, iniziative e progetti positivi, con il sogno di rendere le nuove generazioni fiere delle loro origini, troppo spesso nascoste dagli stereotipi.
La realtà di WeAfricansUnited offre una vasta gamma di strumenti per poter conoscere e capire la storia africana, oltre ad incentivi per lo sviluppo di nuovi progetti e idee all’interno della comunità africana.
Tra i principali spicca la narrazione sui profili social1 tra articoli, interviste e approfondimenti della storia e delle realtà africane e afrodiscendenti: attraverso questa attività, i redattori vogliono far conoscere al maggior numero possibile di persone storie che, seguendo la narrazione mainstream poco avvezza al focus sull’Africa e sulle sue realtà, si andrebbero a perdere, lasciando così senza radici generazioni di afrodiscendenti che hanno il diritto di conoscere il proprio passato.
Sulla stessa falsariga, sono nati la web tv e il podcast: in questi canali alternativi, che stanno riscuotendo un successo sempre maggiore a livello di fruizione, WeAfricansUnited coniuga storia e attualità: la web tv è focalizzata sulla Storia con la S maiuscola e spazia dagli eventi più importanti per le popolazioni africane ai passaggi più tristemente dimenticati delle persecuzioni e dei soprusi sulle popolazioni del continente; il podcast, al contrario, è “un viaggio alla scoperta delle innovazioni del continente africano, un percorso che porta alla luce realtà complesse e sfaccettate, per offrire al pubblico un prodotto non eurocentrico che possa stimolare e informare”.2
Una menzione d’onore è riservata agli eventi, la parte più viva e vibrante del progetto, che celebra la ricchezza e la diversità della cultura africana; il progetto, anche in collaborazione con associazioni culturali ed enti del terzo settore o della politica, ha dato vita a festival culturali, conferenze, webinar3 e serate in cui la stella polare è stata l’orgoglio della propria identità e la sua affermazione.
L’ideale chiusura del cerchio è l’app WeAfricansUnited4, che riunisce la sezione del blog5, suddivisa nelle sezioni “storia” “cultura”, “personaggi” e “storie d’ispirazione”, alle attività di promozione sociale e lavorativa delle realtà africane come ristoranti e locali, in cui è possibile venire a contatto con nuove culture e nuovi sapori. In aggiunta, l’app riunisce i contenuti web già citati come web tv e podcast e aggiunge sezioni come la libreria6, una biblioteca tematica in cui è possibile trovare una grande varietà di volumi e pubblicazioni sulla realtà africana, le ricette7, con contributi da vari paesi, e molto altro, per fornire un’esperienza completa all’utente .
In conclusione, WeAfricansUnited rappresenta un esempio positivo di come le piattaforme social possano essere utilizzate per promuovere la connessione, la collaborazione e lo sviluppo all’interno della comunità africana. Con una vasta gamma di attività e iniziative, questa piattaforma svolge un ruolo importante nel rafforzare il tessuto sociale e culturale della diaspora africana e non farlo disperdere.
Note
- https://www.instagram.com/weafricansunited
- https://www.radioactiva.it/trasmissioni/xam-xam/
- https://www.instagram.com/p/CtdwXkTt2Vc/?igsh=MXBpNnFseXZoczJn
- https://weafricansuni10.goodbarber.app/
- https://weafricansuni10.goodbarber.app/blog-1/c/0
- https://weafricansuni10.goodbarber.app/store
- https://weafricansuni10.goodbarber.app/blog/c/0
Versus
Editoriale · L’Eclisse
Anno 3 · N° 10 · Febbraio 2024
Copertina di Maria Traversa.
Hanno partecipato alla realizzazione di questo editoriale: Greta Beluffi, Bianca Beretta, Matteo Capra, Michele Carenini, Ginevra Cesati, Anna Cosentini, Joanna Dema, Clara Femia, Mariairene Fornari, Eugenia Gandini, Chiara Gianfreda, Nikolin Lasku, Rosamaria Losito, Matteo Mallia, Erica Marchetti, Laura Maroccia, Alessandro Mazza, Marcello Monti, Edoardo Naggi, Valentina Oger, Alessandro Orlandi, Erika Pagliarini, Matteo Paguri, Virginia Piazzese, Lorenzo Ramella, Luca Ruffini, Gioele Sotgiu, Tommaso Strada, Vittoria Tosatto, Marta Tucci, Marta Urriani.