
Premessa
Lungi da noi voler contraddire il buon Tolstoj, ma non solo le famiglie infelici sono ognuna diversa dall’altra.
Anzi, negli ultimi anni il concetto di “famiglia” ha subito parecchie rivoluzioni e ripensamenti, alla luce di una società moderna in cui il nucleo familiare tende ad essere sempre meno il centro della vita del singolo.
La famiglia, ormai, non è più solo quella formata da due genitori etero-cis e uno o più pargoli dai capelli biondo SS, ma indubbiamente riconosciamo come famiglie anche quelle formate da coppie dello stesso sesso, da genitori single, da coppie senza figli o con figli adottivi. Anche gli animali entrano a far parte della famiglia, come mostra la copertina realizzata da Laura Maroccia, mentre la comunità LGBTQ+ non è estranea al concetto di “found family“, la famiglia per scelta, ovvero una comunità di persone allontanatesi dai legami di sangue perché non accettate nella loro essenza.
Ancora: sono appena passate le vacanze natalizie, forse il periodo dell’anno in cui ci sentiamo maggiormente bombardatǝ da tutto ciò che ruota intorno alla concezione tradizionale di “famiglia”. Il pranzo con i parenti – con tanto di litigi su opinioni inconciliabili -, la famiglia santa ai cristiani, peraltro la prima ad essere tutto fuorché tradizionale, i regali da scartare tuttǝ insieme alla Vigilia, le promozioni di pigiami con le renne per papà, mamma, figlio e figlia. Quello natalizio si rivela un periodo estremamente difficile, da questo punto di vista, per molte persone, ad esempio per chi una famiglia non ce l’ha, o per chi, appunto, ce l’avrebbe ma ne è statǝ esclusǝ o se ne è allontanatǝ. È un periodo difficile per le coppie che vorrebbero comprare quei pigiami bimbo-bimba con le renne, ma non riescono ad avere figli, o ne hanno perso uno.
È un periodo in cui tantissimǝ devono sopprimere una parte di sé, nasconderla, perché sanno che non verrà accettata da chi, almeno secondo la Mulino Bianco, dovrebbe volerci bene incondizionatamente. è il periodo ideale per riflettere ancora una volta su cosa significhi “famiglia”, sull’importanza da dare al DNA: moltǝ definiranno i propri amici come una vera e propria famiglia, come biasimarlǝ?
La Redazione ha cercato di cercare nelle produzioni culturali provenienti da ogni angolo del globo degli esempi di famiglie, certo non proprio tradizionali e sicuramente molto diverse. Il tema di questo editoriale vuole essere anche un buon auspicio, o un buon proposito, per l’anno appena incominciato. Auguriamo aǝ nostrǝ lettorǝ di trovare le proprie famiglie e, indipendentemente dall’aspetto che avranno all’occhio esterno, vi auguriamo che si assomiglino tutte nella loro felicità, come vorrebbe il buon Tolstoj.
Buona lettura,
La Redazione
[…] Credo di aver esterrefatto qualche vecchietta che ha osato sbirciare lo schermo del mio computer, mentre scrivevo l’anno scorso in totale tranquillità, seduta a un tavolino in riva al lago, la recensione di un libro sulla moralità del cannibalismo e delle sue implicazioni oggi. Ebbene, oggi torno con una doppietta letale, non più sull’antropofagia, bensì sul sentirsi “alieni” rispetto alla società e all’impossibilità di inserirvisi (e anche qui, niente di nuovo sul fronte occidentale dei miei articoli). […]