Molto spesso, i film che ricevono più attenzione internazionalmente sono quelli statunitensi, o comunque in lingua inglese. Occasionalmente, film francesi, italiani o spagnoli riescono ad emergere, mentre i film d’animazione giapponesi hanno un loro seguito, anche se sono considerati “di nicchia”.
Per fortuna, grazie alla visibilità che i social media riescono a fornire e a una generale globalizzazione degli interessi di massa, alcuni registi di aree meno famose per la loro cinematografia hanno ottenuti grandi successi di pubblico: come il sudcoreano Bong Joonho, che, con il suo Parasite, 기생충, 2019, è riuscito a conquistare la Palma d’Oro e quattro premi Oscar e, al contempo, a sbancare al botteghino.
Personalmente, amo trovare piccole gemme semisconosciute ed esplorare culture diverse anche tramite il cinema. Se anche voi avete voglia di uscire dal mainstream culturale e vorreste provare a vedere qualche film originale e diverso dal tipico blockbuster hollywoodiano, eccovi una piccola lista da cui prendere spunto.

di Valentina Oger
Nata a Bologna nel lontano 2002, ha girato l’Italia (e, per dieci mesi, la Corea del Sud) prima di approdare al DAMS dell’Università di Torino. Generalmente è la meno socievole del gruppo, un po’ perché ha madre ligure e padre francese, un po’ perché è posseduta dallo spirito di un’ottantenne bisbetica che comincia a chiedere “quando si va a dormire?” alle dieci di sera. La sua ossessione principale è il cinema (per farla apparire basta dire davanti allo specchio “Martin Scorsese” otto volte e mezzo), ma è abbastanza eclettica: le sue ultime celebrity crushes includono Orson Welles, Magnus Carlsen, Farinata degli Uberti e Paul McCartney nel ’66. Ha due gatte e molti dubbi.