Maledetta Primavera

Premessa

“Primavera d’intorno / brilla nell’aria, e per li campi esulta, / sí ch’a mirarla intenerisce il core”, scrive Leopardi ne Il passero solitario, toccando il grande filone della tradizione letteraria che lega la stagione del risveglio della natura alla rinascita dell’anima. Gli stilnovisti la descrissero come il tempo prediletto per l’innamoramento, mentre i secessionisti viennesi ne trassero spunto per il titolo della loro rivista artistica, Ver Sacrum (dal latino “Primavera Sacra”), ad intendere una rinascita dell’arte che non conoscesse pregiudizi. Eliot esordì nella sua  celeberrima opera The Waste Land (1922) con l’inversione paradossale:

April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Winter kept us warm1.

Ad un anno dal primo editoriale, L’Eclisse propone il grande tema simbolico della Primavera, declinato in varie forme (dai suoi colori, alla cultura, alla moda) e inteso come inno di speranza e serenità. Si pone come un augurio alla positività che, messa a dura prova negli ultimi anni a causa delle restrizioni pandemiche e non incoraggiata nemmeno dalle recenti notizie di attualità, è necessario continuare a nutrire per favorire un nuovo rigoglioso germogliare di emozioni, idee ed ideali e per non lasciarsi sopraffare dal gelo.

La Redazione

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¹ Aprile è il mese più crudele, generando / Lillà dalla terra morta, mischiando / Memoria e desiderio, eccitando / Spente radici con pioggia di primavera. / L’inverno ci tenne caldi – trad. Alessandro Serpieri, ed. Bur Rizzoli ed. 2019 p.85

Indice

• Floreale? Per la primavera? Avanguardia pura. di L. Ruffini e V. Tosatto………………………. p. 2
• E tu, che stagione sei? di M. Gatti……………………………… p. 3
• Spring is everywhere di M. Tucci……………………………….. p. 4
• E in mezzo a tutto sta il Sole di T. Strada…………………………….. p. 5
• Non solo Vivaldi di M. Romaniello……………………. p.6
• Scorci di primavera di M. Carenini………………………………….. p.7

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