Il 10 giugno di 100 anni fa nasceva Judy Garland.
Inevitabilmente, non posso fare a meno di associare il suo nome a quello della piccola Dorothy de Il mago diOz, parte che l’attrice interpretò ad appena 16 anni e che le fece vincere l’Oscar giovanile. Indimenticabile è la sua interpretazione del brano Over the Rainbow scritto da Harold Arlen. Piena di fantasie e desiderosa di avventure, Dorothy immagina un mondo oltre l’arcobaleno, dove i sogni si possono realizzare. Catapultata nello straordinario regno di Oz, Dorothy vive incredibili avventure con i suoi amici – lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di latta e il Leone. Judy fu scelta per questa parte grazie alle sue doti di cantante e ballerina. Sebbene spesso si creda che il suo successo sia dovuto a Il mago di Oz, in realtà l’attrice aveva già esordito in altre pellicole, ed era già considerata una star affermata, ma con Oz, Garland diede vita a uno dei personaggi più amati della storia del cinema: da ragazzina impaurita appena arrivata nel regno di Oz, Dorothy si trasforma in una ragazza coraggiosa e sicura, pronta ad affrontare il terribile mago.
In Incontriamoci a Saint Louis, uscito cinque anni dopo Il mago di Oz, l’attrice ha un aspetto completamente diverso: i tratti sono quelli di una donna, e i capelli, non più raccolti in due codini, sono lasciati liberi, lisci e molto più rossi, con una frangetta che fa risaltare i tratti del volto. Gli abiti valorizzano il suo fisico asciutto e focalizzano l’attenzione sulla sua vita sottile. La carnagione chiara del viso contrasta con il rossetto che indossa.
Nel film, Garland interpreta la parte di Esther Smith, la protagonista del film, una giovane ragazza che s’innamora del suo vicino di casa, John Truett, ed inventa qualsiasi escamotage pur di restare sola con lui e farsi baciare. Dopo una festa, che si è tenuta nella sua casa, Esther chiede aiuto al John per aiutarla a spegnere le luci della casa prima di andarsene. La ragazza spera che in questa occasione l’uomo la baci, ma questo dopo averle fatto i complimenti per la sua bellissima voce, se ne va. Dopo numerosi incontri e moltissimi tentativi da parte di Esther di conquistare John, quest’ultimo la invita al ballo di Natale organizzato a Saint Louis e in questa occasione si dichiara.
Esther è una ragazza decisa, schietta e intraprendente e Judy Garland, con la sua interpretazione, valorizza i pregi della protagonista ed accentua i suoi difetti. Le espressioni del volto e le movenze mostrano le emozioni della protagonista in ogni minimo dettaglio: la sicurezza della sua camminata, la postura, la testa sempre alta danno l’idea di una ragazza che sa quello che vuole e sa come ottenerlo. La pellicola è un musical, e non mancano scene in cui la protagonista esibisce le sue doti canore: l’attrice, infatti, è un contralto ed ha una voce limpida e melodiosa. Il film è ricordato per la sua colonna sonora e soprattutto per l’interpretazione della protagonista della canzone di Frank Sinatra Have Yourself A Merry Little Christmas.
Oltre ad avere una voce stupenda, Judy Garland fu anche un eccellente ballerina.
Nel film Ti amavo senza saperlo recita in coppia con Fred Astaire. Anna Brown, il suo personaggio, è una cabarettista che spera di diventare una ballerina. L’occasione le si presenta quando il famoso ballerino Don Hewes (Fred Astaire), dopo essere stato lasciato da Nadine, sua compagna, nonché partner nella danza, decide di trovare una sostituta, convinto che riuscirà ad insegnare a ballare a qualsiasi ragazza. Così, una sera si reca in un bar e incontra Anna, a cui propone di presentarsi nel suo studio l’indomani per iniziare le lezioni. All’inizio le prove sono disastrose, ma solo finché Don non si accorge di aver sbagliato tutto: il ballerino, infatti, sta insegnando alla ragazza a imitare Nadine invece che a ballare. Dopo essersi reso conto di ciò, cambia atteggiamento e il talento di Anna riesce ad emergere. Questo film è l’unica volta in cui Fred Astaire e Judy Garland, due fra gli artisti più noti di quel periodo, danzano insieme. Attraverso il personaggio di Anna Brown si possono capire il talento e le capacità di un’artista completa sotto tutti i punti di vista: canto, ballo e recitazione; insieme a Fred Astaire, Judy Garland ci ha regalato uno dei musical, a mio parere, più belli di sempre, tanto da vincere il premio Oscar per la miglior colonna sonora.
Judy Garland viene considerata un’icona di Hollywood e un’artista poliedrica, capace di interpretare i più svariati personaggi. Nel 2019 il regista Rupert Goold dirige il film Judy, in cui vengono raccontati gli ultimi mesi di vita dell’attrice, interpretata dal premio Oscar Renée Zellweger, e in cui, attraverso dei flashback, vengono mostrati anche gli esordi dell’artista e i sacrifici a cui è stata obbligata durante e dopo le riprese de Il mago di Oz per mantenere la sua forma fisica. Nel film viene mostrata la fase decadente della sua carriera, quando, ormai in bancarotta e sotto l’effetto costante di antidepressivi, Judy non riesce più a stare sul palco, e spesso non si presenta nemmeno alle esibizioni, suscitando l’ira degli spettatori. Durante una tournée a Londra, l’ennesima costellata da insuccessi, incontra Stan e Dan, due suoi ammiratori, che continuano a sostenerla nonostante tutto. È proprio a Londra che avviene la sua ultima esibizione: la cantante intona le prime note della sua canzone più conosciuta, Over the Rainbow, quando inizia a piangere per la commozione. I suoi amici Dan e Stan iniziano a cantare insieme a lei e il resto del pubblico si unisce a loro. Prima di congedarsi definitivamente dalle scene, Judy Garland chiede di non essere dimenticata.
Nel film viene raccontato l’essere umano dietro il mito, la donna dietro la stella. La carnagione pallida e la vita sottile che il pubblico amava tanto erano il risultato di sacrifici e sofferenza: sin da piccola, infatti, Judy fu costretta a prendere pasticche per controllare l’appetito e antidepressivi. Dietro il sorriso di una grande artista, si cela il trauma di una bambina che non ha potuto vivere un’infanzia felice.
Sicuramente la sua preghiera è stata ascoltata: il suo pubblico non l’ha dimenticata, e neanche le generazioni successive. Judy Garland è stata e rimane un mito, e rappresenta ancora oggi una delle icone più seguite e apprezzate di tutti i tempi; la sua canzone Over the Rainbow è stata reincisa da moltissimi artisti e rimane una delle canzoni più ascoltate di sempre.
di Marta Tucci
Mi chiamo Marta Tucci e studio Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi Roma3. Quando non sono immersa nei miei viaggi mentali mi piace leggere e scrivere. Mi occupo di musica, filosofia e comunicazione.