Una lunga strada rossa verso la Luna: il logo che appare sul sito della Nasa Artemis1 mette subito in chiaro l’obiettivo. In cantiere dal 2005, il programma Artemis è un audace piano pensato dall’ente spaziale più importante del mondo per tornare sul nostro unico satellite naturale. Sono passati ben 52 anni dall’ultimo allunaggio, quello dell’Apollo 17 nel 1972: dopo una feroce corsa spaziale frutto della sfida USA-URSS, l’investimento nell’esplorazione è calato sempre di più, come anche l’attenzione dei media. Dal 1998, anno della messa in funzione della Stazione Spaziale Internazionale (la più importante struttura umana nello spazio), i finanziamenti sono stati un saliscendi. Negli USA è il governo federale ad allocare le spese verso la Nasa e i suoi progetti. Essendo spese legate anche alla politica dei governi che si succedono al potere, in 52 anni l’interesse da parte del governo federale è mutato a seconda di chi si è seduto nello Studio ovale.
Negli ultimi anni però le cose sono cambiate, non solo abbiamo avuto i primi turisti spaziali2 (di cui parleremo tra poco), ma è anche tornato un nuovo interesse verso l’esplorazione spaziale da parte degli enti maggiori e da anche da parte di quelli privati (vedi SpaceX di Elon Musk). Proprio questi privati, capitanati da Musk e da Jeff Bezos (patron di Amazon e della compagnia spaziale Blue Origin), sono all’avanguardia nel nostro viaggio verso le stelle. Negli ultimi anni i privati si sono sempre più interessati al firmamento, trasformando lo spazio da affare di stato ad affare industriale e commerciale. Oltre a studiare modi con cui creare un “turismo delle stelle” nel prossimo futuro, gli enti spaziali privati aiutano anche le agenzie storiche, come SpaceX con la Nasa. Elon Musk ha presentato al mondo Starship, un veicolo di lancio capace in potenza di essere il mezzo con cui portare l’uomo sulla Luna e sul pianeta rosso. Nonostante le grandi promesse finora Starship ha deluso: i due test del 2023 sono falliti (ultimo tenutesi lo scorso 18 novembre)3. Musk però non molla, sogna ancora in grande, e nel 2024 altri lanci di prova sono attesi.
Come abbiamo accennato, l’interesse dell’industria aerospaziale si sta spostando anche su altri lidi, uno dei più floridi è quello del turismo spaziale: l’11 luglio 2021 il miliardario Richard Branson (a capo della Virgin Galactic) è stato uno dei primi a mostrare al mondo la possibilità di questo nuovo turismo. A bordo della navicella4 (la Vss Unity) c’erano persone comuni (anche se dal portafoglio importante) che si sono goduti la vista della Terra dall’alto. C’è persino chi ha fatto un vlog!5
I pro e i contro del turismo spaziale sono complessi e interessanti, ma rimandiamo una trattazione approfondita ad un futuro articolo. Detto ciò, la prospettiva di una nuova frontiera come quella del “viaggio nello spazio” è indubbiamente stuzzicante e non scevra dal creare dibattiti accesi.
Tornando alle missioni maggiori, dal primo umano su Marte ad una nuova stazione spaziale, Artemis è sicuramente quella più sulla bocca degli esperti. Dopo prototipi e lanci di prova, il 16 novembre 2022 la prima missione Artemis 1 è avvenuta6. Senza equipaggio ed atterraggio, Artemis 1 ha sorvolato lo spazio cislunare. Questa prima prova è stata di fondamentale importanza per organizzare le due seguenti missioni.
La prima di queste, Artemis 2, a causa di ritardi ed aggiustamenti, dovrebbe avvenire nel settembre del 2025. In questo caso avremo un equipaggio umano, tre americani e un canadese, che sorvolerà la Luna per poi far ritorno a casa, tutto in 10 giorni. La missione più importante e di valenza storica sarà Artemis 3. Questo avverrà nel corso del 2026 e porterà l’essere umano a toccare il suolo lunare dopo 54 anni. Ora, non sappiamo se questo avverrà in questi tempi, la Nasa parla del 2027 come data realistica per l’allunaggio.
Tempistiche a parte, la Nasa vuole portare a casa l’obiettivo. Il progetto Artemis infatti non sarà solo il nostro ritorno sul satellite, ma anche una sua permanenza. Difatti, le missioni Artemis in potenza sono il punto di partenza di una futura base terrestre sul suolo lunare. Parliamo della prima colonia umana su altro corpo celeste (contando la Stazione spaziale internazionale). In questi anni sono stati pensati innumerevoli progetti e idee di basi lunari, da progetti di abitazioni permanenti a mezzi di trasporto con cui muoversi sul suolo del satellite.
Artemis si pone anche l’obiettivo di portare in orbita i primi pezzi del Lunar Gateway, la nuova stazione spaziale che la Nasa sta costruendo in questi anni. La Lunar Gateway sarà più piccola dell’odierna Iss (che sarà smantellata nel 2030) e servirà come porta d’accesso ai voli verso Marte. Nonostante la Luna sia il primo obiettivo, il sogno della comunità scientifica è questo da decenni: andare su Marte. Dopo aver inviato rover e robot, l’essere umano crede sia arrivato il momento. Oltre i sogni utopici di Elon Musk (che parla di città da un milione di abitanti sul pianeta rosso entro il 2050), le stime più autorevoli parlano del prossimo decennio come possibile periodo in cui assistere all’atterraggio.
Ma perché andare sulla Luna e Marte? Vi sono vari motivi, dalla ricerca scientifica a quella esplorativa, ma le due maggiori motivazioni sono di origine economica e spaziale: su Marte potrebbero esserci fonti di energie appetibili (come il metano), così si spiega in parte la corsa dei privati allo spazio; l’altra motivazione è strettamente legata alla nostra sopravvivenza come specie. Lo stesso Stephen Hawking (geniale scienziato scomparso nel 2018) ha dato all’umanità mille anni di tempo per trovare nuovi pianeti in cui muoversi prima di rischiare l’estinzione. In questo scenario, la Luna e Marte sono visti come i primi passi della prossima fase della specie umana: diventare una razza interplanetaria.
Oltre a queste mire utopiche è importante rammentare come l’esplorazione spaziale sia legata anche alla ricerca scientifica più vicina a noi. Un esempio nobile è quello delle ricerche sul cancro tenute all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (di cui lasciamo la nota di un articolo con cui approfondire)7 che potrebbero essere di grande aiuto per fare passi in avanti verso una prevenzione e una cura.
Cari posteri chissà cosa vedrete! Intanto noi ci accontentiamo della Luna, anche perché molti pensano che questa sarà la prima volta che ci andremo. Ben il 25% degli europei crede che gli allunaggi 1969-1972 non siano mai avvenuti e il numero non sembra destinato a diminuire8.
Noi crediamo invece che l’essere umano abbia tanti difetti, ma anche qualche pregio: il nostro augurio è che l’esplorazione spaziale sia un’occasione per unire le forze verso un obiettivo e che non diventi, come spesso capita, foriera di nuovi conflitti.
Note
- https://www.nasa.gov/specials/artemis/
- https://it.euronews.com/2021/12/21/da-richard-branson-a-jeff-bezos-il-2021-e-stato-l-anno-del-turismo-spaziale.
- https://www.reuters.com/technology/space/spacex-starship-launched-test-flight-texas-after-last-one-blew-up-2023-11-18/
- https://www.agi.it/estero/news/2021-07-11/richard-branson-primo-turista-spaziale-della-storia-
- https://www.youtube.com/watch?v=YXXlSG-du7c&t=631s
- https://www.esa.int/Space_in_Member_States/Switzerland_-_Italiano/Verso_la_Luna_inizia_la_missione_lunare_Artemis_I
- https://www.nasa.gov/missions/station/iss-research/space-station-provides-a-platform-for-seeking-better-cancer-treatments/#:~:text=This%20work%20is%20conducted%20in,many%20different%20types%20of%20cancers.
- https://sciencebusiness.net/news/covid-19/conspiracy-thinking-25-europeans-say-moon-landing-never-happened
di Marcello Monti
Studente all’Università di Bologna, romagnolo di nascita, da anni coltivo le mie passioni (letteratura e cinema in primis). Dal 2016 faccio parte di una radio bolognese dove dal 2019 presento un programma dedicato alla letteratura indipendente. Tra un film, un libro e (ahimè!) un esame scrivo per L’Eclisse.
Cari lettori vi aspetto tra le righe!