12/06/2023
Son morti i furbi e gli stronzi Son morti i buoni ed i colti Son morti ormai tutti quanti It's paradise
Così cantano gli Zen Circus in It’s Paradise, e se dalla categorizzazione furbo e stronzo o buono e colto magari qualcuno ne può star fuori, dal “tutti quanti” non si scappa, che tu risponda al nome di Alessandra Galli o a quello di Silvio Berlusconi. Il paradiso, da vivo, il Cavaliere se lo è creato, Milano 2, quartiere modello costruito a Segrate negli anni ’70, Milano 3, dieci anni dopo, a Basiglio, il comune più ricco d’Italia1. In paradiso vivrà anche, nel celebre mausoleo Berlusconi fattosi costruire nel giardino di casa ad Arcore da Pietro Cascella trent’anni fa. Un tempio funerario dove al centro troneggia il sarcofago in marmo rosa del faraone, ai lati quattro tombe per i suoi vicari Previti, Dell’Utri, Confalonieri e Montanelli, che rifiutò, e, in un’altra sala, trentasei più modesti loculi per i suoi affiliati di minor rango2. Il Re Sole dell’immobiliare milanese che tutto, e tutti, aveva intorno a sé, per citare vagamente lo slogan della celebre banca dell’amico Ennio Doris, anche da morto continua a far girare il suo sistema solare, originato dalla costruzione di interi quartieri con la sua Edilnord sas, cresciuto con la tv commerciale e i successi del Milan, esaltato dalla discesa in campo nel post Mani pulite, caduto in tribunale e poi rinato, ancora una volta, dalle urne elettorali.
La “scintillante bellezza” della sua stella, il prototipo del self made man nostrano, partito in gioventù negli anni ’50 imbarcato come animatore e finito qualche decennio dopo a governare, da miliardario, la seconda manifattura d’Europa nasconde agli occhi il vorticarsi di asteroidi e buchi neri. Sin dagli inizi, prima con i fondi per la costruzione di Milano 2, provenienti da ambienti legati a Cosa Nostra palermitana e giunti nelle casse della sua società dopo passaggi in banche e fiduciarie svizzere, fino poi alle commistioni con un livello di potere più in ombra: tessera P2 numero 1816; i rapporti, anzi i patti, con la mafia siciliana da più fonti accreditatigli3,4.
Con un patrimonio che Forbes stima in circa sette miliardi5, il Cavaliere ha sempre potuto essere attore, regista e produttore delle sue iniziative, senza dover rendere conto ad altre figure, creandosi il suo partito, la sua squadra di calcio, Milan prima e Monza poi, creando un connubio inscindibile con le sue creature tale da passare, agli occhi degli ammiratori, come l’unico condottiero capace di portarle al trionfo. Impressione rafforzata dal suo essere uomo di spettacolo: chiunque, osteggiatori o favoreggiatori – ma i secondi soprattutto-, ricordano le sue barzellette o battute, sovente tracimanti di sessismo, le sue scenette da Santoro e contro i comunisti nei comizi, o al Quirinale contro i suoi alleati. Capacità teatrale riconosciuta anche sul piano internazionale, la telefonata del 2009 al vertice NATO in Germania, l’accoglienza a Michelle Obama nello stesso anno o, tornando indietro nel tempo, la fine della guerra fredda a Pratica di Mare con Berlusconi fautore della stretta di mano tra Bush e Putin.
È probabilmente lapalissiano specificare che, quando Mario Mantovani, uno dei suoi più fidi luogotenenti, nel 2013, in visita a Israele, paragonò le numerose vicende giudiziarie alla persecuzione nazista verso gli ebrei, calcò forse un po’ troppo la mano6. È però altresì vero che il palazzo di giustizia di Milano si è dimostrato il fortino del nemico, guardando la storia dal punto di vista berlusconiano. Nonostante i quasi cinquanta capi di imputazione a suo carico, solo una volta scattò la condanna, nel 2013 appunto, per frode fiscale nel cosiddetto “processo Mediaset”. In molti altri casi la prescrizione prese il palcoscenico, per una decina ci fu piena assoluzione7.
In un Paese dalla breve memoria, è forse bene fare uno sforzo nel momento in cui, inevitabilmente, si arriverà a dedicare vie, piazze e monumenti a quest’uomo che è riuscito a diventare immortale, anche se probabilmente non nel senso da lui auspicato; se la patina del tempo addolcisce tutto, se anche i suoi più ferventi oppositori, ora, diranno “avversari in politica ma un grande uomo bla bla bla”, è bene forse ricordarci che, nell’epoca in cui siamo, abbiamo tutta la capacità d’informazione e di conservazione delle stesse, e abbiamo pertanto il dovere di sfruttarla, per dare a Cesare ciò che è di Cesare, e nulla in più.
C'era un bambino al camposanto Che chiede ai genitori, stanco Dov'è che li hanno seppelliti quelli cattivi Leggendo tutti gli epitaffi Sembravan tutti dei santi
Note
- https://it.wikipedia.org/wiki/Basiglio
- https://www.ilpost.it/2014/03/26/tomba-berlusconi/
- https://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/04/07/news/trattativa_ciancimino_la_mafia_voleva_che_berlusconi_rispettasse_il_patto_-137109561/
- https://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/01/news/ciancimino_depone-2151180/
- https://www.forbes.com/profile/silvio-berlusconi/?sh=309bd5f13e8f
- https://milano.repubblica.it/cronaca/2015/10/13/news/milano_mille_cariche_e_una_passione_per_berlusconi_ecco_perche_mantovani_era_il_faraone_di_arconate-124970021/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi
di Edoardo Naggi
Sono Edoardo Naggi, classe 2000 studente di Fisica a Milano. Per L’Eclisse mi occupo della sezione Twitch. Ogni tanto tra una battuta greve ed un gin tonic mi scappa qualche osservazione intelligente. Un saggio diceva che gli opposti si attraggono: in effetti aveva ragione, amo il dibattito e confrontarmi con chi la pensa diversamente da me, vi aspetto quindi in live su Twitch!
di Tommaso Strada
Umpa Lumpa della scienza: triennale in meccanica al Politecnico di Milano e magistrale in Mechatronics a Bergamo. Da buon meccanico sono affascinato da qualsiasi cosa si muova, le auto sull’asfalto, gli aerei in cielo e le persone nella storia. Classe ’98, milanese, so meglio il dialetto dell’inglese, ma vivo troppo vicino a Busto Arsizio e così, tra le verdi brughiere, le verdi autostrade e il verde lega ho capito che le cose più belle sono quelle rosse. Anche se da daltonico quale sono, fatico un po’ a capire cos’è rosso e cos’è verde. Il Negroni no, quello è rosso sicuro.