[LIVE] Il conflitto Russia-Ucraina
con Ilaria Cozzolino
La nostra generazione europea, digitalizzata, con valori e aspettative nuove rispetto a quelle dei predecessori, ricorderà quest’anno anche per un tema tanto antico e sedimentato come la guerra. Un qualcosa che è sempre esistito, ma che ha iniziato a sembrarci più tangibile con l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 e che continua a sembrarci tale con i combattimenti incessanti; il 7 ottobre, poi, la notizia degli scontri a Gaza ha acuito questa percezione. La paura della guerra in questo 2023 ci ha reso consapevoli che non sarà più solo un tema dei racconti dei nostri nonni, ma parte integrante dei ricordi che hanno scosso la nostra esperienza.
Tuttavia, per quanto antica la guerra possa essere, anch’essa evolve nel tempo come tutto ciò che esiste. Il combattimento sul campo di battaglia è solo un elemento del puzzle; i conflitti oggi vengono portati avanti con la convergenza di tecniche e strumenti convenzionali e non convenzionali, operanti in ambito politico, economico, informatico, mediatico. Più o meno consciamente, è impossibile non accorgersi che la guerra non è solo di chi la fa. Le conseguenze economiche sulla vita di tutti i giorni le abbiamo sperimentate con l’aumento dell’inflazione facendo la spesa, pagando la benzina o cenando fuori al ristorante. In maniera altrettanto pervasiva diventiamo consumatori e consumatrici della guerra utilizzando il cellulare quotidianamente, condividendo e fruendo dei contenuti sui social, leggendo e commentando i giornali online, seguendo canali YouTube o gruppi Telegram.
Sui media, siamo spettatori e spettatrici di meme ironici dall’Ucraina che riescono in una comunicazione politica alternativa, di video di guerriglia filmati da Hamas, di interventi più o meno velati di propaganda a favore di questo o quel governo in qualche talk show televisivo, ricondiviso poi a spezzoni su TikTok.
L’apparato dell’informazione ci riempie di immagini e parole spesso vuote dal punto di vista educativo, intrise, invece, di violenza raramente mitigata e spesso enfatizzata (non stupisce infatti che si siano iniziati ad accusare alcuni media di “pornografia del dolore”). Il flusso informativo oggi è sovrabbondante, parliamo di information overload perché siamo tanto saturi di notizie al punto che, troppo spesso, questa enorme possibilità di conoscenza sfocia in caos ed ignoranza.
In questa complessità, spesso tradotta in confusione, è difficile capire come informarsi, dove o su quali argomenti.
L’Eclisse non è una testata geopolitica, non abbiamo approfondimenti sulla cronaca bellica (sebbene abbiamo trattato questo tema in maniera trasversale nell’editoriale del maggio 2022), ma abbiamo parlato di Russia e Ucraina in una maniera che pensiamo possa essere utile anche a qualche mese di distanza. Con Ilaria Cozzolino, giornalista esperta di Russia, nonché autrice del podcast BESLAN, abbiamo discusso in live su Twitch della situazione Russia – Ucraina, della guerra in atto e del modo di raccontarla.
Vi lasciamo pertanto il link alla registrazione della nostra chiacchierata, con l’invito a seguire i nostri contenuti futuri sul tema.
[Live trasmessa originariamente sul nostro canale Twitch in data 5 maggio 2023]
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