Poniamo che, un giorno, si presenti alla vostra porta un’anziana miliardaria. Vi chiede di compiere un delitto, di togliere la vita ad un uomo, in cambio della somma di un milione. Accettereste subito? Vi chiedereste almeno il motivo di tanta crudeltà? O rifiutereste disgustati? La domanda cruciale in realtà è: quanto costa la vostra integrità morale? Ed è la stessa domanda che Dürrenmatt pone al pubblico della Schauspielhaus di Zurigo, il 29 gennaio 1956, con la prima rappresentazione della sua tragicommedia, La visita dell’anziana signora.
Friedrich Dürrenmatt fu uno scrittore e drammaturgo svizzero, nato in un paesino del Canton Berna. Nel 1935 la famiglia si trasferì a Berna, dove Dürrenmatt ha frequentato il liceo. Dopo la maturità, iniziò a studiare all’università filosofia e lingue germaniche. Al termine della Seconda guerra mondiale scelse di perseguire una carriera da scrittore, e cominciò con i primi racconti brevi. Lessing, Kafka e Brecht erano le sue ispirazioni principali.
Nel 1950 scrisse un romanzo a puntate per il giornale Der Schweizer Beobachter (L’Osservatore Svizzero), dal titolo Il giudice e il suo boia, ed ebbe un grandissimo successo. Protagonista della vicenda è il commissario Bärlach, ormai prossimo al pensionamento per seri motivi di salute. Col suo assistente Tschanz, egli deve risolvere un caso di omicidio che ha coinvolto un tenente della polizia di Berna. Già dall’inizio del romanzo, però, Bärlach sa che Tschanz, guidato dalla sua gelosia per il tenente, è il vero assassino. Nel 1952 Dürrenmatt pubblicò la sua prima opera teatrale, Il matrimonio del signor Mississippi. Il protagonista è il procuratore Mississippi, che incolpa una donna, Anastasia, di aver ucciso il suo marito. Lui stesso però in passato ha ucciso sua moglie a causa dell’infedeltà di lei, dunque chiede la mano di questa donna. Lei accetta, ma poco dopo avvelena il suo nuovo marito. Alla fine del romanzo, morirà anche lei.
Il vero passo in avanti di Dürrenmatt nel mondo letterario avvenne nel 1956 con la tragicommedia La visita della vecchia signora, la storia di una donna che decide di “comprare” la giustizia col suo denaro. La miliardaria Claire Zachanassian torna dopo anni nella sua città natia e promette ai cittadini un miliardo per il cadavere dell’uomo che l’aveva abbandonata. Dürrenmatt raggiunse la fama internazionale con la pubblicazione della commedia I fisici. Il protagonista è il fisico Möbius che, per evitare che le sue invenzioni vengano usate dalle persone sbagliate e di conseguenza scongiurare l’annientamento della razza umana, si nasconde in un ospedale psichiatrico. Intrappolato nel manicomio, Möbius si sente osservato in segreto e non sa se è già troppo tardi per lui e il suo progetto.
Negli anni Settanta, Dürrenmatt iniziò a lavorare principalmente in teatro e lavorò con opere proprie e altrui. Lavorò come regista a Basilea, Zurigo e Düsseldorf. Il 14 dicembre 1990 morì a seguito di un infarto a Neuchatel, nella Svizzera francese.
I lavori di Dürrenmatt pongono sempre il problema della moralità, mostrano soprattutto uomini che vivono in un mondo immorale e che finiscono in situazioni conflittuali. Alla fine però sono costretti a prendere una decisione, sia essa morale o no. Dürrenmatt scrisse molti romanzi gialli, racconti e saggi, ma fu soprattutto drammaturgo. Come Berthold Brecht, era convinto che ci dovesse essere una distanza tra gli avvenimenti sul palco e il pubblico. Lo spettatore non può rimanere passivo, ma scioccato, colpito nel profondo, e deve prendere una posizione rispetto a ciò che è successo davanti ai suoi occhi. In ciò Dürrenmatt vide il suo compito principale: smuovere il pubblico e portarne ogni componente a una riflessione individuale e personale. A differenza di Brecht, però, le sue opere non hanno intento didattico. Non sono un mezzo attraverso il quale gli spettatori vengono convinti di un certo pensiero, anche politicamente orientato.
La vicenda de La visita della vecchia signora si svolge in una cittadina fittizia, Güllen, che sta attraversando un momento di crisi economica e i cui cittadini sono sul lastrico. In questa città torna dopo molti anni la miliardaria 62enne Claire Zachanassian: è nata a Güllen, ha vissuto lì la sua gioventù e ha avuto una relazione con Alfred Ill. Egli si era rifiutato di sposare Claire quando era incinta, e se ne era andato invece con una donna benestante. Ill aveva addirittura diffamato Claire in un processo, dandole della sgualdrina e corrompendo due testimoni a suo favore. A seguito di questi fatti, Claire lasciò la città, perse il suo bambino e iniziò a lavorare in un bordello come prostituta. Tuttavia, attraverso numerosi matrimoni, riuscì a diventare ricchissima.
Claire Zachanassian viene accolta alla stazione dal borgomastro di Güllen e dai cittadini con molto fervore, poiché tutti sperano che con lei arrivi anche un sostanzioso contributo economico. In realtà Claire è tornata solo per vendicarsi di Ill: è pronta a pagare un miliardo, da dividere tra il comune e i cittadini, a condizione che sia fatta giustizia, cioè che Alfred Ill muoia. Inorridito, il borgomastro di Güllen rifiuta l’offerta a nome di tutti i cittadini. Presto, però, i cittadini cominciano a vivere con un tenore di vita superiore: si prestano del denaro, comprano vestiti costosi ed eleganti, i commercianti concedono crediti… persino il borgomastro ha commissionato la costruzione di un nuovo municipio. La stessa famiglia di Ill si diverte a fare compere, tra pellicce e nuove auto. Alfred Ill inizia a dubitare della lealtà dei suoi concittadini e ad avere paura. Si reca anche dalla polizia e richiede che Claire venga arrestata, ma nessuno gli crede, anzi, lo prendono per isterico.
L’ostilità dei cittadini verso Ill aumenta sempre di più. Disperato, Alfred decide di lasciare la città. Arrivato alla stazione dei treni, si accorge con terrore che i cittadini di Güllen si sono radunati lì e gli impediscono di andarsene. Poco dopo, Ill riceve la visita del borgomastro, il quale gli consegna un’arma, sperando che Alfred si suicidi. In questo modo, il problema sarebbe risolto. Egli si rifiuta di compiere tale gesto, ma finalmente riconosce la gravità della sua colpa verso Claire, ed è pronto a consegnarsi ai suoi concittadini.
Alla fine, a Güllen ha luogo una riunione straordinaria, in cui i cittadini decidono all’unanimità di far scontare ad Alfred le sue colpe, e quindi ucciderlo. Alla fine di questo ritrovo, la sentenza di morte viene attuata: tutti i partecipanti trovano Ill in un vicolo e gli saltano addosso, ammazzandolo. Il medico annuncia, dopo aver esaminato il cadavere, che egli sia morto in realtà per arresto cardiaco. Claire Zachanassian ha dunque raggiunto il suo scopo e consegna al borgomastro un assegno di un miliardo. Lascia la città e porta con sé il cadavere di Alfred Ill sull’isola di Capri, dove lo seppellirà di fianco al loro figlio.
Il tema principale dell’opera teatrale è il potere del denaro. Dürrenmatt dimostra come i soldi e l’avidità possano influenzare il senso di giustizia degli uomini. All’inizio gli abitanti di Güllen sono normalissimi, possiedono ancora un’integrità morale. Gradualmente, però, l’intera città soccombe alla tentazione del denaro. La promessa di ricevere un miliardo compromette il giudizio dei cittadini, fino a portarli a uccidere, diventando così i burattini di Claire Zachanassian. Sta qui la tragedia della storia: sono così accecati dalla sete di denaro che non distinguono più il bene dal male e commettono un omicidio in nome della “giustizia”. Dürrenmatt ci mette in guardia con questo racconto, in cui “avere” è più importante che “essere”, la corruzione fa ottenere qualunque cosa e i cittadini non hanno la forza di resistere alla tentazione della ricchezza.
Durante la riunione straordinaria, i cittadini di Güllen compiono la loro scelta di uccidere Ill all’unanimità. Anzi, siccome nella scena è presente anche la stampa a documentare, il tutto viene inscenato in modo che sembri che si tratti di approvare una fondazione in nome di Claire Zachanassian, nascondendo quindi il vero delitto. Tra la folla è presente anche il preside di una scuola, che rappresenta l’ultimo pilastro dell’etica. Per giustificare l’omicidio, egli sostiene che debba avvenire non in nome del denaro, ma del giusto. Cerca di distrarre i suoi concittadini dal compiere il misfatto, e sostiene che questa sia la condizione necessaria affinché si raggiunga realmente la giustizia. Tuttavia, la verità viene deformata dall’ipocrisia di tutta Güllen. È chiaro che Ill verrà condannato a morte a causa della sete di ricchezza. Il fatto che i cittadini si appellino alla morale e ai loro ideali per giustificare l’imminente omicidio dimostra solamente di quanto è grottescamente capace il denaro.
Claire vuole giustizia. Da giovane le è stato commesso un gravissimo torto: incinta del figlio di Ill e additata come sgualdrina, è stata costretta a fuggire dalla città ed è finita in un bordello, finché poi, nella sua scalata sociale, non ha sposato il magnate del petrolio Zachanassian. In realtà il desiderio di giustizia di Claire non è altro che la volontà di una bruciante e disumana vendetta. Dopo la morte del figlio, ella diventa una spietata carnefice, alla quale importa solo che Ill soffra quanto umanamente possibile. Alla fine della vicenda, Claire lascia Güllen con il cadavere di Alfred, incapace di riconoscere la vera ingiustizia nel gesto che ha obbligato a compiere.
Durante la gioventù, Alfred Ill ha arrecato a Claire molto dolore, a causa del suo comportamento sconsiderato. 45 anni dopo però il suo passato lo raggiunge, deciso a vendicarsi. Da quel momento, lentamente, a Güllen nasce l’ostilità, e in Alfred cresce la paura. Tuttavia non si ribella: al contrario, si consegna liberamente ai suoi concittadini e attende rassegnato la sua morte. Esaminando la sua coscienza, si rende conto dei peccati che ha commesso, e vede il suo omicidio come un’espiazione. In questo senso, Alfred Ill sembra quasi l’unica figura positiva in questa tragedia.
di Vittoria Tosatto
Sono Vittoria Tosatto e frequento il primo anno di Lingue, Comunicazione e Media all’Università Cattolica di Milano.
Ho tante passioni, come il cinema, l’arte, la musica, il teatro, e spero di farvene innamorare.
Il mio tema principale però sono le donne: parlerò della vita di importanti figure femminili, per rivendicare il loro posto nella storia e dare luce ai loro meriti.