DEVO FARTI UN DISEGNINO?
“Club Godo” e un’amichevole rinnovazione dell’educazione sessuale
Dalle tipiche “chiacchiere da bar” alle discussioni in famiglia, l’ambito della sessualità occupa senza dubbio una posizione contraddittoria. Argomento di grande importanza per il suo impatto sul modo in cui viviamo, esso è spesso lasciato in secondo piano, additato proprio a causa della sua inadeguatezza in alcuni contesti. Come se non bastasse, ogni qual volta che il sesso fa il suo ingresso nei discorsi e nelle conversazioni, in punta di piedi o sfondando la porta, è sempre accompagnato da pregiudizi, inesattezze e incomprensioni. Dall’amico decisamente troppo influenzato dalla pornografia all’anziana zia che non fa altro che ribadire la sacra importanza dell’astinenza prematrimoniale, ognuno di noi ha incontrato qualcuno che, discorrendo di sessualità, ci ha causato anche solo un minimo brivido alla schiena. E se, per una volta, sulla sedia di fianco alla nostra, apparisse la mistica visione di una figura amichevole, dinamica e priva di pregiudizi? Follia, direste voi, ma potrebbe esistere una persona che fa al caso nostro.
Jüne Plã, giovane autrice e illustratrice francese, è l’autrice di Club Godo – Una cartografia del piacere, volume che si pone un obiettivo decisamente ambizioso: aprire una nuova via all’interno dell’educazione alla sessualità, coniugando l’importanza dell’informazione e il sacrosanto diritto al godimento fisico. Eccola, dunque, la mitica amica iper-informata e volenterosa di condividere le proprie esperienze, la cugina pronta a ribaltare ogni tipo di preconcetto e a far accapponare la pelle a tutti i parenti e conoscenti che la etichetteranno come “libertina”, affibbiandole epiteti non riproponibili in questa sede per ovvie ragioni. Non curandosi del bigottismo e delle tradizioni, però, ella riuscirà a farci tirare un sospiro di sollievo, facendoci capire che no, non siamo noi quellə sbagliatə.
L’intento del libro è esattamente questo: infiltrandosi in un sistema educativo che fa del sesso una vera e propria patologia da combattere unicamente tramite l’astinenza e scardinando i principi di un’opinione pubblica evidentemente influenzata da usi tradizionali e credenze religiose, esso riesce a dare spazio ad una nuova visione della sessualità attraverso l’incentivo all’inclusività e la totale mancanza di giudizi e sentenze personali. Dividendo la trattazione in moduli indipendenti, l’autrice si propone, inoltre, di affrontare il tema del sesso da ogni punto di vista, partendo dall’analisi degli aspetti biologici e anatomici fino ad arrivare a dei consigli pratici del tutto anticonvenzionali per l’attività sessuale, il tutto corredato da precise illustrazioni.
La caratteristica peculiare di quest’opera è, infatti, la presenza di disegni minimalisti, ma particolarmente efficaci, realizzati dalla stessa Plã, che fungono da filo conduttore e permettono un riscontro diretto degli argomenti trattati dal testo. Dopo un’introduzione che ribadisce l’importanza di elementi quali il consenso e la comunicazione all’interno delle relazioni di coppia, l’autrice affronta l’anatomia degli apparati riproduttori, guidando il lettore attraverso il supporto grafico. Ponendo grande attenzione nell’evitare differenze e discriminazioni, la scrittrice analizza la vulva, il pene e ogni altro elemento anatomico correlato all’attività sessuale, rimandando a fonti più affidabili chiunque non possa riferirsi in maniera univoca ad un’unica tipologia di apparato. Un fattore importante e decisamente apprezzabile dell’approccio di Jüne è, infatti, la costante consapevolezza di non sapere mai abbastanza, che la porta a chiedere aiuto a medici ed esperti, i quali intervengono a turno nella stesura del testo: in tal modo, si approfondiscono argomenti apparentemente ostici, come i metodi contraccettivi e la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Attraverso l’utilizzo di un approccio scanzonato e sincero, l’autrice riesce a catturare l’attenzione di tuttə, spingendo, ad esempio, coloro che hanno un pene ad interessarsi delle problematiche tipiche di chi possiede una vulva e viceversa. Dunque, oltre ad accrescere le conoscenze dei singoli, sarà possibile fornire anche nuove possibilità per un dialogo sano all’interno di coppie o di gruppi di persone.
A questo punto, però, è ora di rimboccarsi le maniche e mettere in pratica le conoscenze acquisite. Nei capitoli successivi, infatti, il volume va oltre la trattazione scientifica e anatomica, distinguendo il proprio approccio da quello tipico dell’educazione sessuale tradizionale: se le istituzioni si fermano spesso a ribadire i rischi e gli orrendi pericoli a cui il sesso può portare, Jüne non fa altro che invogliarci a spogliarci di abiti e timori e gettarci a capofitto nel clou dell’azione.
Il testo porta il lettore alla scoperta delle zone erogene primarie e periferiche, incentivandolo all’esplorazione e alla sperimentazione autonoma delle stesse: in questo modo, oltre ad acquisire nuove conoscenze su di sé, ognuno può comprendere più approfonditamente i propri desideri e stimolare le proprie fantasie erotiche. Normalizzando e incentivando la masturbazione, inoltre, l’autrice propone una soluzione adatta a coloro che non riescono a godere dell’esperienza del sesso all’interno di rapporti con altri individui: da coloro che soffrono di condizioni che ostacolano il rapporto sessuale a coloro che non riescono a raggiungere l’orgasmo, ognuno può ricavare indubbi benefici dalla conoscenza dei propri organi sessuali.
Perciò, forti di questa consapevolezza, si giunge all’ultima parte del volume, quella che farà arrossire le guance dei parenti del vostro partner quando decideranno di curiosare dentro il graditissimo regalo che avete portato al cenone di Natale.
Infatti, l’ultima sezione del volume è dedicata (in sezioni separate dedicate al pene, alla vulva e alle “zone erogene unisex”) ad una serie di tavole che illustrano varie tecniche e consigli da mettere in pratica in compagnia di uno o più partner, ma che possono essere adattate senza alcuna fatica alla pratica dell’autoerotismo. Tutte le pratiche rappresentate dai disegni di Jüne appartengono, inoltre, all’ambito del sesso non penetrativo e possono essere messe in atto da coppie composte da individui di qualsiasi genere e orientamento sessuale. La scelta di non includere dinamiche legate alla penetrazione è determinata tanto dall’esperienza dell’autrice, che dichiara di aver ricavato il maggior piacere fisico da atti sessuali anticonvenzionali, quanto dalla necessità di andare incontro a chi, per qualsiasi motivo, non può o non desidera avere rapporti di questo tipo. Il risultato è un ampio elenco di consigli e dritte attuabili in varie situazioni e, beh, ce n’è davvero per tutti i gusti: dal sesso orale alla stimolazione di zone erogene sconosciute ai più, la scrittrice riporta un’ampia scelta di pratiche al cui interno tuttə potranno trovare quel piccolo trucchetto che farà esclamare “WOW!”.
In definitiva, quali sono i benefici che derivano dall’approccio con un libro come questo? Innanzitutto, il confronto con i contenuti all’interno del volume può aiutare chiunque a sviluppare una conoscenza e una consapevolezza riguardo alla sessualità a cui difficilmente è possibile giungere attraverso i mezzi forniti dalla (scarsa) educazione all’interno dell’istituzione scolastica e statale e, più in generale, attraverso l’informazione mainstream.
In secondo luogo, per merito della costruzione del testo, che si fonda sull’inclusività e sull’assenza di giudizio, tuttə possono sentirsi rappresentatə e rispettatə durante la lettura: in tal modo, è possibile non solo far comprendere ad ogni individuo di essere messo alla pari rispetto a tutti gli altri, ma è possibile, inoltre, evidenziare in maniera positiva le caratteristiche e le particolarità della sessualità di ognuno. Importante, infine, è il valore dei consigli presentati nell’ultima sezione: illustrando pratiche semisconosciute e particolari, questi suggerimenti riescono a fornire ai rapporti sessuali personali e interpersonali una nuova veste, aprendo alla possibilità di un dialogo e assicurando una vita sessuale frizzante e, soprattutto, stimolata da una costante curiosità che ne permetta una costante trasformazione.
Non rimane, dunque, che imbarcarsi in prima persona nella scoperta di questo interessante volume, tentando di coglierne ogni aspetto, privandosi di qualsiasi preconcetto in materia sessuale e rimediando a quell’enorme voragine che oggigiorno è la media della consapevolezza sessuale. Quando poi avrete voglia di mettere il vostro piacere nelle mani di altrə, non scervellatevi per spiegare come, dove e cosa volete che vi venga fatto: mostrate i disegnini di Jüne e voilà, il gioco è fatto!
Buon godimento a tuttə!
di Matteo Capra
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