Sesso, cartoni e…
Labbra carnose, vestito attillato, capelli rossi e un corpo tutto curve, è lei Jessica Rabbit, uno dei personaggi più sessualizzati dei cartoni animati. Moglie di un coniglio, canta in un night club per una clientela esclusivamente umana. Il personaggio è talmente sessualizzato che, nella prima scena in cui appare, la parte del corpo che spunta dal sipario è la gamba scoperta, poi il seno e solo alla fine il volto. I riferimenti al sesso nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988) sono numerosi, ma, d’altra parte, quest’ultimo non nasce certo come cartone per bambini. Durante l’esibizione, Jessica appare provocante e sensuale, cosicché non manca mai un cliente abituale particolarmente eccitato e su di giri. Lo stesso protagonista, l’investigatore Eddie Valiant, rimane ipnotizzato dalla sensualità della donna.
Dopo l’esibizione, la segue nel camerino per verificare se stia tradendo il marito Roger: inizialmente Eddie spia la donna dalla toppa della serratura. Lo spettatore non vede cosa accade all’interno del camerino e sente solo delle voci. L’investigatore si sposta, allora, verso la finestra che dà sul camerino per scattare le foto che dimostrano il tradimento di Jessica. Anche questa volta lo spettatore non vede cosa accade all’interno ma si sentono dei sussurri e la parola “farfallina”. Anche se “farfallina” è solo un gioco, nel mondo dei cartoni animati equivale ad un tradimento. In questa scena non c’è nessun riferimento sessuale esplicito, ma i sussurri e le risate all’interno del camerino lasciano intuire che ci sia stato di più che un semplice gioco innocente, solo più tardi si scoprirà che Jessica Rabbit è stata costretta a fare “farfallina” con un altro uomo. Nello studio dell’investigatore, la Rabbit chiede aiuto all’uomo per liberare il marito dalle accuse di omicidio. C’è uno scambio di battute piuttosto ambiguo tra Jessica e l’investigatore. Infatti, la ragazza afferma: «Non immagina quanto sia difficile essere una donna con l’aspetto che ho». La risposta dell’investigatore è la seguente: «E lei non immagina quanto sia difficile essere un uomo che guarda una donna con l’aspetto che ha lei».
Jessica è consapevole dell’attrazione sessuale che il suo corpo esercita sugli uomini e questo non sembra metterla in difficoltà, al contrario diventa un’arma di seduzione da sfruttare per ottenere ciò che vuole. Nella stessa scena Jessica si avvicina ad Eddie per convincerlo ad aiutarla e, in quello stesso momento, i pantaloni dell’uomo cadono. Dopo che l’investigatore, per tirarsi su pantaloni, sbatte accidentalmente contro il suo seno, Jessica esce di scena con questa frase: «Addio Eddie, la mia offerta resta in piedi». Che tipo di offerta? Potrebbe essere un’offerta piccante? Risulta ambigua anche la conversazione che Eddie e Jessica hanno a Cartoonia: dopo che la donna si riferisce alla mancata abilità del marito come autista, Eddie afferma ironico: «Meglio come amante che come autista» e Jessica risponde senza esitazione: «Puoi dirlo forte, bello». Si starà riferendo alle prestazioni sessuali di Roger?
In un’altra scena le faine animate, che devono perquisire Jessica, per prima cosa verificano se nella scollatura del vestito ci sia il testamento dell’assassinato. Ma la faina resta ferita dalla trappola che la ragazza ha nell’incavo del seno e l’investigatore si rivolge a quest’ultima dicendole: “Che bella trappolona”. Si crea così un gioco di doppi sensi tra la trappola e il seno di lei. Sicuramente la sensualità e la sessualità del personaggio viene esasperata durante tutto il film, ma la scena forse più “piccante” è quella dell’incidente in auto: ai più attenti non è sfuggito che in una serie di fotogrammi, quando Jessica viene sbalzata fuori dall’auto e l’abito si solleva, la protagonista non indossa la biancheria intima. La scena è presente solo nelle prime pellicole poiché successivamente è stata censurata.
Non indossa la biancheria intima neanche una delle muse del film Hercules (1997). L’immagine scorre veloce sullo schermo ed è quasi impossibile accorgersene senza usare il rallentatore. Ancora una volta in modo subliminale si fa riferimento al sesso e all’erotismo. Ma non è il solo messaggio subliminale che possiamo trovare in questa pellicola. Quando le muse iniziano a cantare le gesta dell’eroe, una di loro afferma: «Mi piacerebbe fare della dolce musica con il suo…». La frase viene interrotta da una delle compagne che piuttosto indignata riprende la narrazione. Un bambino, probabilmente, non farà caso a questa frase, o non ne capirà il senso, ma la Disney ha fatto uso, in fondo, di un messaggio subliminale non particolarmente implicito. Nello stesso cartone animato un altro richiamo alla sfera sessuale si ha nella scena tra il centauro Nesso e Megara: è chiaro che il centauro voglia abusare della ragazza; infatti, nonostante questa cerchi di scappare, il centauro dichiara: «Mi piacciono le focose». Un ulteriore messaggio subliminale riguarda la testa del centauro, che dopo essere stata colpita richiama la forma fallica.
Nel cartone, sia Meg che Hercules vengono sessualizzati. Come Jessica Rabbit, anche Meg presenta curve pronunciate, un andamento sensuale e provocante tanto da ammaliare l’eroe Hercules e anche Filottete, il suo mentore. Meg si rivolge ad Hercules definendolo “megafusto” e si chiede se sia reale. Sfruttando l’occasione per flirtare, Filottete salta in braccio a Meg, dicendole: «Ma di chi stai parlando, certo che è vero e wow, a proposito meline sante, anch’io sono vero». La ragazza lo manda in bianco, concentrandosi sul “megafusto” e sui suoi “ondeggianti pettorali”.
Anche Jasmine, protagonista del cartone Aladdin (1992), non esita a sfruttare l’attrazione sessuale che Jafar nutre nei suoi confronti in un momento di necessità. Prigioniera del malefico Visir, la principessa si mostra disponibile con lui per permettere ad Aladdin di liberarla. Vestita di rosso, il colore della passione e della lussuria, con una mela in mano, si avvicina al Visir dicendo con voce provocante: «Jafar, non mi ero mai resa conto di quanto tu sia straordinariamente attraente (…) la tua barba mi dà i brividi». Così, lo bacia fingendosi innamorata.
I pensieri che nutre Frollo nei confronti di Esmeralda non sono del tutto casti. Nel film Il gobbo di Notre-Dame (1996), il giudice Frollo ordina di catturare la zingara Esmeralda per aver utilizzato un trucco d’illusionismo. La ragazza si rifugia però nella cattedrale e in seguito fugge. Frollo sviluppa nei confronti di Esmeralda un desiderio sessuale molto forte. Nella canzone che egli canta, Le fiamme dell’inferno, l’uomo esprime la sua ossessione per la ragazza che fa bruciare in lui il ‘fuoco dell’inferno’. Tuttavia, il ministro considera Esmeralda colpevole del suo sentimento poiché si è insinuata nel suo cuore e chiede a Dio che diventi sua, altrimenti la ucciderà. Mentre canta, nella cattedrale appare un fuoco, simbolo della passione carnale e, tra le fiamme, di sfuggita, si possono notare le forme sinuose di una donna nuda.
Una donna nuda appare anche in un fotogramma del film Le avventure di Bianca e Bernie (1977). In una scena, si può intravedere sullo sfondo una donna in topless che si affaccia alla finestra, una delle modelle della rivista Playboy. Successivamente il film fu censurato e la scena venne modificata.
Nella locandina di presentazione de Il re leone (1994) si può vedere, ancora una volta, il profilo di una donna nuda formata dal muso del felino. Sempre nello stesso cartone, in una scena, appare nel cielo stellato la scritta “SEX”. La si può notare in diversi film della Disney , per esempio nella copertina del film Rapunzel – L’intreccio della torre (2010) e in numerosi fotogrammi ne La bella e la bestia (1991).
Che siano stati inseriti dai disegnatori per divertimento, o come forma di protesta per far sì che le pellicole venissero ritirate, nei cartoni animati si può trovare una quantità innumerevole di messaggi subliminali e riferimenti al sesso, tanto che sarebbe possibile fare una vera e propria sfida tra amici per scoprire chi ne trova di più.
Voi quanti ne avete trovati?
di Marta Tucci
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